Detta Spa | Cava & Betonaggio

Via Nazionale 593, Padula Scalo (SA) 84030

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Sala Consilina

Estrazione, Frantumazione e Selezionatura Inerti

Tramite l’utilizzo di efficaci macchine operatrici viene effettuata l’estrazione sul fronte di cava.

Vista la conformazione del giacimento, i metodi di coltivazione sono a gradone unico o multiplo. 

Il processo di estrazione, frantumazione e produzione degli inerti avviene con gli stessi criteri adottati nell’unità produttiva di Montesano sulla Marcellana.

L’impianto di produzione inerti può essere diviso in due settori principali: un primo settore si occupa della frantumazione mentre il secondo lava e seleziona le varie pezzature.

Di seguito le principali fasi del procedimento:

    • Dal fronte di cava viene prelevato l’inerte vergine, poi scaricato nella tramoggia d’alimentazione. Si effettua quindi una primissima frantumazione, mediante l’utilizzo di un frantoio primario a mascelle: la pezzatura si riduce da 1.000 a 150 millimetri.

    • Il materiale viene deferrizzato da una piastra magnetica fissa e passa poi attraverso un granulatore, che riduce ulteriormente la pezzatura da 150 a 40 millimetri. Tramite un mulino le dimensioni dell’aggregato passano da 40 a 0 millimetri.

    • Il materiale frantumato viene trasmesso, mediante un sistema di trasporto a nastri, ad una sfangatrice, che elimina impurità quali legna e plastica con un deciso lavaggio. Nella fase successiva vengono purificate le impurità terrose degli inerti e scartate le pezzature superiori ai 31,5 millimetri. Il materiale con pezzatura inferiore ai 30 millimetri viene invece selezionato da un vaglio piano, a tre piani, attraverso il quale si effettua un ulteriore lavaggio. L’inerte selezionato secondo le varie pezzature è stoccato in una serie di cumuli tramite nastri trasportatori.

    • L’ultima fase riguarda il trattamento delle sabbie e dei finissimi. Dopo essere state vagliate, le sabbie vengono inviate, mediante nastri trasportatori, in un idrociclone, ovvero uno speciale filtro che recupera le parti finissime e fa defluire l’acqua torbida verso le varie vasche di decantazione, separando il fango dall’acqua tramite chiarificazione naturale.

    • L’acqua separata dal fango viene reimmessa nel ciclo di lavorazione. Lo stesso accade per la pezzatura in esubero del materiale fino a 100 millimetri, che viene inviato ad un mulino e ridotto a sabbia dello spessore di 0-4 millimetri.

 

Produzione di calcestruzzi preconfezionati, standard e speciali, esclusivamente con inerti lavati

L’impianto di produzione dei calcestruzzi preconfezionati ha una capacità produttiva di 100 m³/h (metri cubi per ora) per punto di carico.

Tale impianto dispone di due punti di carico a secco e di sei silos capaci di contenere oltre 6.500 quintali di cemento.

L’acqua di lavaggio, assieme al calcestruzzo reso sui cantieri nelle betoniere, viene recuperata nel processo produttivo tramite un sistema di riciclo calcestruzzi chiamato “Projeko”, che divide la boiacca cementizia dagli inerti recuperati dal mix.

Attività di Recupero Rifiuti speciali non pericolosi_R13_R10_R5

  1. GESTIONE OPERAZIONI DI CONFERIMENTO

     

  • La fase di conferimento dei rifiuti viene portata avanti nella piena osservanza di quanto prescritto dalle normative in materia. Verranno utilizzati allo scopo automezzi appositamente attrezzati e autorizzati al trasporto rifiuti dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
  • Il settore conferimento rifiuti è stato fisicamente distinto dai settori destinati alla messa in riserva nonché dimensionato al fine di garantire un adeguato spazio di manovra per gli automezzi.
  • Prima di passare all’accettazione del carico, vengono eseguiti tutti i controlli documentali e visivi previsti dalla legge. In particolare, esaminando i documenti di accompagnamento del carico, si verificherà se quanto riportato collima perfettamente con il carico effettivamente conferito. Solo se tale controllo avrà dato riscontro positivo, verrà autorizzato lo scarico dei rifiuti nell’apposito settore di pertinenza.

 

  1. GESTIONE OPERAZIONI DI MESSA IN RISERVA RIFIUTI

  • Le operazioni di messa in riserva dei rifiuti (quindi accumulo e conservazione) verranno effettuate nel settore individuato allo scopo. Lo stoccaggio sarà condotto con l’adozione di tutte le precauzioni necessarie ad impedire o prevenire il più possibile la formazione di polveri. Inoltre il rifiuto appena stoccato verrà identificato tramite cartellonistica, con l’indicazione del relativo CER.
  • Il personale aziendale addetto alla manipolazione e gestione dei rifiuti viene adeguatamente formato allo scopo, in modo da svolgere le operazioni in programma nella piena tutela dell’ambiente circostante e senza rischi per la propria salute.
  • Stoccaggio a cumuli e utilizzo di cassoni scarrabili: le operazioni di messa in riserva dei rifiuti seguiranno le stesse modalità previste presso l’unità produttiva di Montesano.

 

  1. GESTIONE OPERAZIONI DI MESSA IN RISERVA RIFIUTI

  • I cassoni che non verranno impiegati nuovamente per le stesse tipologie di rifiuti saranno sottoposti a bonifica presso appositi centri autorizzati. Qui sarà presente un impianto di frantumazione e vagliatura tramite il quale i rifiuti speciali non pericolosi di natura inerte verranno trattati seguendo un procedimento a più fasi: frantumazione, macinazione, separazione delle frazioni indesiderate e vagliatura, atte a produrre frazioni inerti granulometricamente idonee agli utilizzi finali a cui sono destinate, ovvero:
  • Rimodellazione morfologica e ricomposizione ambientale dell’area di cava;
  • Produzione di materie prime secondarie inerti per il settore edilizio.